Marco Carta assolto, studio Big Data di Identità Digitale: “sui social solo fango ed haters”

“Marco Carta è stato arrestato la sera del 31 maggio a Milano per furto aggravato e accusato di aver rubato un numero di t-shirt per un valore di €1.200. Lo scorso 31 ottobre il cantante è stato assolto per «non aver commesso il fatto». La notizia sul web registrò un picco di 20 mila menzioni nella sola data del 1 giugno 2019 generando un sentiment negativo del 65%. Ma l’assoluzione di Carta non ha attratto sulla rete lo stesso interesse manifestato invece il giorno dell’arresto. La sua innocenza ha generato infatti solo 3,2 mila menzioni, ovvero solo 1/7 di quelle relative all’accaduto di maggio”, spiega Helene Pacitto, CEO di ‘Identità Digitale’, presentando lo studio social listening che ripercorre il fatto di cronaca, l’arresto e poi l’assoluzione del cantante.

“Tra i tanti commenti lasciati dagli utenti non sono mancati gli insulti, da i più banali fino ai più crudeli, anche sessisti. La rete si è dimostrata per l’ennesima volta palcoscenico di cattiveria a volto coperto, attirando più interesse nel momento delle accuse piuttosto che all’arrivo di una buona notizia. Non è una novità che la comunità digitale si manifesti particolarmente coinvolta nelle disgrazie altrui e sempre pronta a scaricare una rabbia personale senza conoscere i fatti reali. I successi degli altri danno vita, purtroppo, ad una sensibilità inferiore rispetto agli insuccessi, particolarmente amati dai leoni da tastiera”, conclude Pacitto.